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Comune di Colli sul Velino |
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Usanze e folklore: |
Le Feste
La religiosità del popolo collano, anche se autentica,
non è stata mai disgiunta da elementi di vero folklore;
e i momenti di più intensa pietà, soprattutto quelli
delle principali processioni, sono anche momenti di folklore.
Le feste a Colli sul Velino sono ancora tante, ma quelle che polarizzano
l'attenzione e l'interesse di tutti sono quelle del Venerdì
Santo e del Corpus Domini.
Per seguire un ordine preciso nelle feste, è bene procedere
secondo il calendario liturgico, che inizia con l'Avvento e finisce
con l'ultima domenica "per annum".
- A) Tempo di Avvento e di Natale
1) Festa dell'Immacolata - 8 dicembre
La festa dell'Immacolata è quella, nell'Avvento, che
si incontra per prima. Questa festa, come negli altri paesi,
è preceduta da una novena.
Dal tempo della definizione dell'Immacolato Concepimento di
Maria (1854), ogni anno la novena porta in chiesa un grande
numero di persone, che vivono momenti di forte devozione. Fino
ad oggi il culto dell'Immacolata è molto sentito. Sembrerà
un paradosso, ma si fanno più comunioni in occasione
di questa festa che non per Pasqua.
2) Festa di S. Lucia - 13 dicembre
Merita un ricordo la festa di S. Lucia.
In verità questa festa non ha nessuna manifestazione
esterna; eppure tutti sentono per la protettrice della vista
una grande devozione.
3) Festa del S. Natale - 25 dicembre
Il Natale è preparato dalla solenne novena che si celebra
in chiesa, dove, più che il canto della novena liturgica,
ha fortuna il canto di S. Alfonso: "Tu scendi dalle stelle".
4) Il Capodanno e l'Epifania - 116 gennaio
Per quanto riguarda il Capodanno e l'Epifania, nulla di particolare
da dire, perché tutto, anche la cucina, è comune
agli altri paesi.
- B) Tempo di Quaresima
2 il tempo più ricco di celebrazioni religiose e di espressioni
folkloristiche.
Il tempo propriamente detto della Quaresima è preparato
da una serie di manifestazioni carnevalesche.
1) Il Carnevale
Nell'ultimo giovedì di carnevale (giovedì grasso)
e il martedì precedente le Ceneri moltissime persone,
giovani e anziani, si vestono in maschera, girando e schiamazzando
per le vie del paese.
Si va a letto alle prime ore del mattino.
2) La Quaresima
Nella prima giornata di Quaresima, e quindi il mercoledì
delle Ceneri, incomincia il tempo proprio della Quaresima con
la funzione delle Ceneri.
3) Venerdì di Quaresima
Il venerdì, in genere, si affronta il tema della Croce
e alla sera in chiesa si fa la Via Crucis e quindi la benedizione
con l'immagine reliquia della Croce.
Nella predicazione quaresimale è molto attesa la predica
sulla parabola del figliol prodigo, che si tiene il venerdì
di Passione.
- C) Settimana Santa
Con la Domenica delle Palme hanno inizio le solenni celebrazioni
della Settimana Santa.
1) Giovedì Santo
La sacra funzione di "Coena Domini" si svolge
nella più grande solennità. Il sacerdote veste
i paramenti più belli.
Un tempo le funzioni si svolgevano di mattina, ma la maggior
partecipazione di popolo si aveva alla sera, per la visita al
"Sepolcro". Sul tardi, verso le ore 24, la chiesa
veniva chiusa.
2) Venerdì Santo
Alle tre del pomeriggio: "azione liturgica", bacio
della Croce. A sera la Via Crucis e la processione con il Cristo
Morto.
Molto probabilmente la processione del Cristo Morto doveva essere
anteriore alla pia pratica della Via Crucis (1712).
3) Sabato Santo
Il Sabato Santo, prima della riforma liturgica, le funzioni
si svolgevano nella mattinata. A mezzogiorno solenne scampanio:
il Cristo è Risorto! Alleluia!
Pasqua
Per la Pasqua, Sante Messe, precetto generale e pranzo di gala.
Quasi sempre la colazione di Pasqua veniva e viene fatta con
le uova sode, benedette dal sacerdote nelle famiglie il giorno
della benedizione delle case, e con la famosa "pizza"
pasquale.
Processioni e Pellegrinaggi
Si chiama processione il passaggio di fedeli (Assemblea in cammino)
da un luogo sacro all'altro o, in mancanza di questo, l'uscita
e il ritorno nello stesso luogo a scopo di preghiera o supplica
solenne.
È una manifestazione pubblica di culto, a conferma della
fede, contro increduli, eretici, ecc.; dà unità
al popolo e lo aiuta nella preghiera.
Procedere insieme è sempre stata una manifestazione spontanea,
pubblica, di solidarietà umana, un mezzo per dimostrare
gioia, trionfo, o anche lutto, scontento, protesta.
Le processioni presero vigore nel IV secolo dopo Cristo, quando
i cristiani ebbero libertà di manifestare pubblicamente
la propria Fede.
I Padri della Chiesa, nei loro scritti, ci hanno lasciato abbondanti
testimonianze di questo tipo di comportamento liturgico e vedono
in esso la dimostrazione che la Chiesa è il Popolo di Dio
in "cammino verso il Regno di Cristo", oltre le realtà
visibili.
Le processioni religiose si possono distinguere in: ordinarie,
liturgiche (perché stabilite dalle leggi della liturgia)
e di consuetudine. Quelle che si svolgevano e in parte di svolgono
ancora, a Colli sul Velino, sono:
1) processione di S. Antonio Abate - 17 gennaio;
2) processione e benedizione delle candele - 2 febbraio;
3) processione della Domenica delle Palme;
4) rogazione di S. Marco... - 25 aprile;
5) processione del Venerdì Santo, con il Cristo Morto;
6) rogazione nei tre giorni precedenti la festa dell'Ascensione;
7) processione di S. Rita da Cascia - 22 maggio;
8) processione Eucaristica del "Corpus.Domini" (I);
9) processione di S. M. Maddalena - 22 luglio;
10) processione della Madonna Addolorata - 15 settembre;
11) processione della Madonna del S. Rosario - 1a domenica di
ottobre;
12) processione al Cimitero - 2 novembre;
13) processioni dei funerali.
Processioni straordinarie (occasionali,
votive, pellegrinaggi) sono quelle promosse e indette dai vescovi
in occasione di avvenimenti straordinari.
Processioni votive sono quelle che una comunità di fedeli
si obbliga a fare per molti anni, col permesso del vescovo, per
ottenere da Dio, sia pure per intercessione dei Santi, qualche
grazia speciale, per esempio preservazione e liberazione da qualche
flagello.
Si hanno così i voti e le relative processioni a scopo
di ringraziamento, o supplica o penitenza per espiazione dei peccati,
che si fanno verso particolari luoghi di culto: i Santuari.
La processione del Venerdì Santo non è prescritta
dalle leggi liturgiche.
una processione di consuetudine e viene interpretata come un prolungamento
dell'accorrere del popolo all'adorazione della Santa Croce. Così
pure la Via Crucis.
La processione era un tempo l'unico spettacolo che affascinava
e divertiva i nostri vecchi, legati alla terra dall'alba al tramonto,
fra stenti e tanta miseria, lontani da ogni centro di cultura,
che in gran parte, si e no, vedevano Rieti o Terni in tutta la
vita una sola volta.
La gente accorreva entusiasta alla Processione. I giovani e gli
uomini si precipitavano ad accaparrarsi statue, croci, candelieri
e vessilli, non risparmiando spesso liti e percosse perfino, invidiosi
l'uno dell'altro.
Molte di queste processioni cessarono perché, cambiati
i tempi e gli uomini, il popolo non partecipava più.
Oggi sono rimaste le più importanti: S. Antonio Abate,
Venerdì Santo, Corpus Domini, S. Rita da Cascia, S. Maria
Maddalena.
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